Cos’è il Reiki
Reiki è una pratica di origine giapponese che utilizza le mani come mezzo di trasmissione energetica. È uso, sia in occidente che in oriente, spiegare la parola Reiki dividendola in due sillabe: “Rei” e “Ki”. Nel metodo occidentale “Rei” è “Energia Vitale Universale”, cioè quell’Energia che permea il tutto, permettendo la vita e l’esistenza di ogni cosa (animali, piante, rocce, ecc.). “Ki”, invece, rappresenta la nostra “Energia individuale”. Nella scuola giapponese troviamo un altro significato: “Rei” è lo Spirito da dove tutto ha avuto origine, la “scintilla primordiale”, “l’inizio”, l’essenza della Divinità stessa (in sostanza, qualcosa di misterioso, miracoloso e sacro). Il termine “Ki”, invece, rappresenta “l’Energia Vitale Universale”, cioè quell’Energia che permette la vita e mantiene il Tutto in equilibrio costante e perfetto.
Poiché Reiki è Energia Universale, essa è a disposizione di tutti e proprio per questo abbiamo la possibilità di usare tale Energia per il nostro benessere e quello altrui. Per accedere a questa meravigliosa pratica non abbiamo bisogno di nessun tipo di conoscenza particolare ma soltanto la voglia di aprirci all’Energia, non con la mente ma con il cuore. Per scoprire cos’è il Reiki basta semplicemente la volontà di praticarlo. Ognuno di noi è nato con la capacità di utilizzare questa Energia attraverso le proprie mani, ma nel corso della nostra vita è come se dimenticassimo come fare. Per poterci riappropriare di tale dono, abbiamo bisogno di ricevere “un’iniziazione”. L’attivazione è una tecnica in grado di risvegliare alcune facoltà presenti in noi ma latenti e assopite. Ricevuta l’armonizzazione (Denju), Reiki rimane a nostra disposizione per sempre: non lo perdiamo più.
Il Reiki non è legato ad alcuna confessione di fede, non è in contrasto con alcuna pratica o religione ma al contrario la può arricchire. Reiki apporta il giusto equilibrio tra anima e corpo e agisce a tutti i livelli: fisico, mentale, spirituale. Reiki è “Energia Intelligente”: si regolarizza da solo nei punti maggiormente bisognosi e sa sempre cosa è meglio per colui che riceve. Ci tengo a precisare che Reiki non è assolutamente un sostituto della medicina, né tantomeno un’alternativa ai farmaci; supporta qualunque terapia e favorisce il processo naturale di guarigione: canalizzando Energia, infatti, favoriamo l’innescarsi di un processo di autoguarigione nella persona trattata. Se chi riceve è pronto e disposto alla cura, i suoi poteri di guarigione vengono semplicemente riattivati dal Reiki. L’Energia avvia un processo di rinascita e ristabilisce l’equilibrio. Reiki non cura il sintomo ma va alla ricerca della causa, per questo non è influenzato dalla nostra mente: va dove è necessario, fa quello che serve al soggetto, non quello che il soggetto vorrebbe, perché è “Intelligenza Universale Divina”. Quando trattiamo una persona, noi praticanti, siamo dei semplici “canali”: trasmettiamo questa Energia benefica e riequilibrante e non diamo nessuna Energia personale, anzi, sia il ricevente che colui che dona, riceve Energia e quindi si cura durante il trattamento. Tutte le terapie energetiche conosciute sostengono che la salute è data da un corretto fluire del “Ki”: quando questo flusso è bloccato o è disarmonico, nascono le malattie. La guarigione attraverso le mani non è niente di nuovo o straordinario: in fondo quante volte, ogni qual volta abbiamo un dolore o percepiamo un fastidio, portiamo spontaneamente le nostre mani su quella parte? Nei secoli, grandi iniziati, hanno utilizzato le mani per guarire e per trasmettere il cambiamento, basti pensare a Gesù, a Buddha e a molti altri.
Reiki Ryoho e il suo fondatore
All’età di 57 anni il Maestro Mikao Usui (1865-1926), il fondatore del Reiki Ryoho (metodo di guarigione Reiki), mentre digiunava e meditava sul monte Kurama in Kyoto, raggiunse l’illuminazione e ottenne come dono dal cielo l’abilità di ripristinare la salute. Il metodo Reiki si basa sulla capacità di incanalare l’Energia Universale e di utilizzarla per il proprio benessere e per quello altrui. In occidente si pensa erroneamente che Usui riscoprì il Reiki, ma in realtà Usui ne fu il creatore e il fondatore: infatti non esiste altro metodo uguale in nessuna cultura. Dopo la sua illuminazione, Usui pensò che questo dono meraviglioso dovesse essere condiviso con la gente. Nel 1922 aprì la “Usui Reiki Ryoho Gakkai” ad Aoyama, Tokyo. Nel 1925 si spostò a Nakano, un sobborgo di Tokyo, per ampliare la sua scuola di guarigione spirituale. Grazie alla sua fama, Usui veniva spesso invitato a insegnare e a fare trattamenti Reiki in diversi distretti giapponesi. Il 9 Marzo 1926, morì mentre viaggiava a Fukuyama. La tomba del Maestro Usui e la sua lapide memoriale sono all’interno del tempio Saihoji di Jodo-Shu (setta della Terra Pura del buddhismo giapponese) a Tokyo.