In queste righe affronteremo il significato di uno dei due ideogrammi che compongono la parola Reiki: il Kanji “KI”.
Il “KI” (“CHI” in cinese) è un concetto presente in diverse tradizioni orientali. L’ideogramma “KI” (氣) significa letteralmente “Energia Vitale Universale”, “Aria” o “soffio”.
Possiamo affermare con sicurezza che questo temine rappresenti l’Energia Universale: colei che permea il Creato e che lo mantiene in equilibrio costante e perfetto. Senza il “KI” la vita non esisterebbe. Il “KI” è presente in ogni cosa: lo troviamo negli alberi, nelle nuvole, nel cibo che mangiamo o nell’acqua che beviamo; esso è il sostentamento della vita stessa: senza questa Energia la vita non può esistere.
Come ci insegnano molte discipline orientali, il “KI” fluisce in ogni cosa e, di conseguenza, in ogni parte del nostro corpo. Esistono molte tecniche attraverso le quali è possibile utilizzare tale forza per il benessere fisico, mentale, emotivo e spirituale dell’individuo.
Secondo alcune scuole Reiki il “KI” non è altro che l’Energia individuale degli esseri umani. Personalmente, credo che questa descrizione sia limitante e un po’ fuorviante: se è vero che il “KI” permea il Tutto ed è Energia Vitale Universale, è ovvio anche che questa Energia, permettendo la vita di ogni essere, è contenuta in ogni cosa, anche in noi. Vedendola sotto quest’ottica, potremmo affermare che il “KI” contenuto nelle persone non è altro che una parte di quell’Energia Universale che non può separarsi e separaci dal Tutto. In molte scuole Reiki occidentali questo termine veniva tradotto come “Energia Individuale” o “Energia personale”, ma furono le scuole giapponesi a chiarire definitivamente il dilemma. Oggi sappiamo che il Termine “KI” è Energia Vitale Universale: colei che è generata dallo Spirito (Tama) detto “REI” in giapponese.
Roberto Brizzi – Reiki Kenkyukai