“Malattia: stato di sofferenza di un organismo in toto o di sue parti, prodotto da una causa che lo danneggia, e il complesso dei fenomeni reattivi che ne derivano”.

Enciclopedia Treccani
La malattia e il Reiki

Ogni individuo, prima o poi, si trova a dover fare i conti con quella che comunemente chiamiamo malattia. Diciamo fin da subito che ammalarsi fa parte della vita ma il Reiki, per fortuna, può risultare un valido supporto verso la guarigione.
Mikao Usui si rese conto che il problema non era tanto la malattia ma ciò che l’aveva causata.
Usui Sensei era convinto che la mente fosse l’origine di tutto: questo è uno dei motivi per il quale il trattamento era incentrato principalmente sulla testa del ricevente e sulla parte malata.

I GOKAI E LA GUARIGIONE

I Gokai o 5 Principi sono uno dei mezzi attraverso il quale l’essere umano può equilibrare la propria mente.
I Gokai, come ben sappiamo, sono il punto cardine del Reiki Ryoho e sarebbe saggio imparare a vivere secondo essi. Purtroppo oggi in molti imparano i 5 Principi come se fossero una poesia da ripetere a “pappagallo”: nulla di più sbagliato! Se volete imparare davvero i Gokai e riceverne dei veri benefici, iniziate a viverli attivamente nella vostra vita, a partire da adesso.

PERCHE’ NON RIESCO A GUARIRE?

Tante volte le persone mi porgono questa domanda e la risposta di solito è tanto ovvia quanto spiazzante; ma non tutti sono pronti ad ascoltarla. Troppo spesso vedo persone che affrontano la malattia come se fosse un nemico, utilizzando il Reiki come se fosse un’arma. Questo è uno dei motivi per i quali una persona resta delusa quando non riesce a risolvere una problematica, sia essa fisica, o psichica. Per molti è davvero troppo accettare che loro sono stati i promotori della loro malattia: se accettassero questo, avrebbero già fatto metà del percorso di guarigione.
Negli anni ho conosciuto praticanti Reiki che mollavano la pratica perché, a loro dire, l’Energia Universale non li aveva guariti, ma in realtà non si sono mai resi conto che trattavano il disturbo senza cambiare i loro atteggiamenti interni.
Come ben sappiamo, per quanto sia utile trattarsi in modo corretto, se la persona non impara l’insegnamento dato dal disturbo che sta vivendo o non ne comprende il messaggio, il Reiki prima dovrà lavorare su queste resistenze, lasciando in secondo piano la malattia.
La prossima volta, prima di perdere fiducia nell’Energia Universale, fate un analisi profonda di dove state sbagliando e su quale sia il messaggio che la vita sta cercando di darvi attraverso la malattia: in quell’esatto istante smetterete di delegare la vostra guarigione e potrete permettere a Reiki di eliminare la vostra tossicità (a tutti i livelli) riattivando il vostro naturale processo di guarigione.

Roberto Brizzi – Reiki Kenkyukai

Nota: Si ricorda che i praticanti Reiki non sono dei medici e che non possono prescrivere o togliere nessun tipo di terapia medica. Reiki non si propone come un sostituto della medicina ma come una pratica complementare e di supporto: quindi se siete malati andate prima dal medico
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