
Premessa:
Quando decisi di creare la mia scuola Reiki, fin da subito, scelsi di chiamarla Reiki Kenkyukai. La scelta della parola “Kenkyukai” non fu ovviamente casuale: Kenkyukai infatti, in giapponese, significa associazione/società di ricerca. Fin dall’inizio decisi che la mia pratica sarebbe stata, in primis, uno studio approfondito sugli effetti del Reiki nei confronti delle varie patologie. Il mio intento, e ci tengo a precisarlo ancora oggi, non era (e non è) quello di trovare un’alternativa al farmaco o alle cure mediche tradizionali, ma quello di usare il Reiki come pratica di supporto alla medicina convenzionale, senza il bisogno o l’intenzione che una debba necessariamente sostituire l’altra, così che entrambe possano lavorare in sinergia per il benessere di ogni essere.
L’articolo che segue, non vuole incoraggiare assolutamente la sospensione di cure mediche o creare aspettative sulla pratica del Reiki, ma vuole raccontare, senza nessuna interpretazione personale, quali fenomeni siano presenti all’interno di una pratica che ancora oggi non è stata studiata a dovere e dove ogni risultato, per molti, è solo dato dall’effetto placebo.
L’Aura come compagna di vita
Nella mia famiglia, tutti hanno sempre sofferto, fino dalla gioventù, di emicrania con aura.
Questo disturbo è un tipo di mal di testa, preceduto da particolari sintomi neurologici specifici. Chi soffre di emicrania con aura, si accorge improvvisamente di avere dei problemi visivi: la persona affetta dal disturbo vede nel proprio campo visivo strane forme luminose che non le permettono di mettere a fuoco l’oggetto che sta osservando in quel momento. Durante un attacco è impossibile anche leggere un cartello stradale visto lo si vede in modo parziale. La durata di questo fenomeno è variabile e può durare da 5 minuti fino ad un’ora. Al termine dell’aura, solitamente, la persona sviluppa un mal di testa terribile, dove il cervello sembra esplodere. Chi scrive ha sofferto di questo disturbo per moltissimi anni, in modo molto frequente e fortemente invalidante. L’esperienza di chi sperimenta per la prima volta questo particolare tipo di mal di testa è sicuramente sconvolgente e spaventosa (nonostante non sia nulla di grave o pericoloso).
Io e l’aura
Passai molti mesi tra un oculista e l’altro e persi il conto di quanti neurologi o centri specializzati mi visitarono. Assunsi per lunghi periodi ogni tipo di farmaco, nella speranza di prevenire il disturbo e curare il grave mal di testa che ne risultava ogni volta. Quando ricevetti il mio Primo Livello Reiki e inizia a lavorare su di me, dopo un po’ di tempo mi accorsi con stupore che i miei mal di testa con aura si erano notevolmente diradati: ero passato da circa 3 o 4 attacchi al mese a uno solo ogni 3 o 4 mesi… ma la cosa più interessante doveva ancora succedere.
Un giorno, mentre tornavo a casa dal lavoro, mi accorsi di vedere un’enorme aura all’interno di un occhio. Cercai di muovermi ad arrivare a casa poiché spesso le mie auree erano bilaterali. Di solito, una volta arrivato a casa, prendevo velocemente il mio farmaco per il mal di testa (che sarebbe arrivato da lì a poco) ma quel giorno, con mia grande sorpresa, non riuscii a trovare dove avevo messo la scatola del medicinale. Ci fu il panico in me: come avrei potuto fare adesso senza il farmaco? Come avrei bloccato quel terribile mal di testa? Mi buttai sul letto nella più totale disperazione e con le lacrime agli occhi. Non sapevo che fare e preso dal panico mi misi le mani sugli occhi. Sentii immediatamente l’Energia Reiki fluire con intensità, e nel giro di circa 5 minuti la mia aura, nonostante l’intenso nervosismo, sparì senza lasciarmi nessun mal di testa. Era la prima volta che mi succedeva e ne restai stupefatto. Passarono i mesi e ogni volta che arrivava l’aura, avevo imparato che, se mi trattavo immediatamente, non sviluppavo mai quel terribile mal di testa.
Strutturare uno schema
Con il passare degli anni inizia a capire quali fossero le posizioni Reiki da effettuare per questo disturbo, creando così uno schema, schema che tutt’ora uso.
Ho avuto il mio ultimo attacco bilaterale circa 3 mesi fa, sparito in 5 minuti e senza aver mal di testa… il penultimo attacco è avvenuto circa 9 anni prima.
Non più tardi di oggi, mia madre, ormai ottantenne, ha avuto un’aura nel campo visivo e, dopo averle detto cosa fare (lei è una praticante di Reiki) ha risolto la sua aura, senza sviluppare il mal di testa, in quasi 3 minuti di orologio (io stesso ho controllato con il timer del cellulare).
Detto questo, lungi da me scoraggiare l’uso di medicinali o terapie tradizionali: come dico sempre ai miei allievi, se avete un problema andate SEMPRE prima dal medico, ma sarebbe bellissimo se si iniziasse a lavorare tutti insieme per capire i meccanismi di funzionamento del Reiki su questi e altri disturbi, magari da permettere ai pazienti minore assunzione di farmaci e, di conseguenza, minori spese per la sanità pubblica; senza contare la felicità di una persona che può trovare finalmente giovamento da ”una piaga” come quella dell’emicrania con aura.
Roberto Brizzi – Reiki Kenkyukai