Usui Shiki Ryoho
Il Reiki insegnato in occidente
Quando si parla di Usui Shiki Ryoho (metodo Reiki stile Usui) ci si riferisce alla prima forma di Reiki insegnata in occidente attraverso Hawayo Takata. Nel 1935 a seguito di una malattia neoplastica, Takata si trasferì dalle isole Hawaii in Giappone per essere operata ma, per una serie di eventi, entrò in contatto con Chujiro Hayashi, un medico della Marina Militare Giapponese in pensione, allievo diretto di Mikao Usui. Nella clinica del Dottor Hayashi, la “Hayashi Reiki Kenkyukai” (Centro di Ricerca Reiki di Hayashi) Takata venne curata ogni giorno attraverso il Reiki, guarendo completamente in pochi mesi. A seguito della sua esperienza di guarigione, decisamente affascinata dal metodo di cura ricevuto, Takata chiese di voler imparare il Reiki. Non senza reticenza, visto che fino a quel momento il Reiki non era mai stato insegnato a persone non giapponesi, Hayashi decise di insegnare a Takata.
L’Usui Shiki Ryoho non è un nuovo metodo Reiki poichè Takata Sensei imparò esattamente il metodo così come lo praticava Chujiro Hayashi; esso è semplicemente il Reiki arrivato a noi in occidente grazie a Hawayo Takata.
La vita di Takata Sensei
Hawayo Takata era una donna di origini giapponesi che in un momento molto delicato della sua esistenza si ammalò di tumore. Vedova e con due bambine piccole, partì per il Giappone al fine di sottoporsi ad un intervento chirurgico. Già distesa sul tavolo operatorio della struttura che l’averebbe operata, Takata sentì una voce che le diceva che quell’operazione non era necessaria: fu allora che venne a conoscenza di un metodo di cura alternativo: il Reiki. Attraverso l’intervento della sorella del medico curante, la signora Shimura, Hawayo Takata venne ricoverata nella clinica di Chujiro Hayashi.
Sottoposta a trattamenti prolungati e quotidiani di Reiki, migliorò sensibilmente le proprie condizioni nell’arco di qualche settimana, arrivando alla guarigione in pochi mesi. Takata decise di rimanere in Giappone ancora un anno, sperimentando quotidianamente il Reiki e imparandone la tecnica; in seguito tornò alle Hawaii dove operò con successo come guaritrice naturale.
Durante una visita di Hayashi alle Hawaii, nel 1937 fu iniziata come Maestra del sistema Reiki, divenendo cosi il terzo Maestro Reiki noto nella successione di Usui. Ella si ritenne responsabile unica della salvaguardia e della corretta diffusione del metodo Usui. Dedicò tutta la vita alla pratica del metodo Reiki facendolo conoscere per la prima volta al mondo occidentale.
La signora Takata è stata l’unica maestra Reiki conosciuta fino al 1976; da allora, fino al 1980, anno della sua morte, ha iniziato e istruito 22 maestri, tra cui la nipote Phyllis Lei Furumoto (che fondò la “The Reiki Alliance”), l’antropologa Barbara Weber Ray (fondatrice dell’A.I.R.A., American International Reiki Association; oggi “The Radiance Tecnique”), e Iris Ishikuro (fondatrice dell’American Reiki Master Association).
Una buona insegnate?
Oggi purtroppo Takata non è vista di “buon occhio” da molti praticanti Reiki in quanto la si ritiene responsabile di aver cambiato il Metodo Tradizionale a suo piacimento e di aver raccontato molte bugie al riguardo (vedi la storia che Usui fosse un monaco cristiano).
Personalmente credo che non è importante se Usui fosse cristiano o buddhista, se Takata avesse manie di grandezza o altro; sta di fatto che non potrò mai in cuor mio non ringraziarla per l’aver dato la possibilità all’occidente di ricevere il Reiki. Takata Sensei credeva molto nel Reiki, lo dimostra il fatto che fece di tutto per farlo “sopravvivere” in un contesto culturale dove tutto ciò che proveniva dal Giappone non era visto positivamente.
Oggi sappiamo benissimo quali enormi differenze ci siano fra il Reiki della tradizione (giapponese) e quello “occidentale” (quello portatoci appunto da Takata), ma è molto probabile che se Takata avesse divulgato il Reiki originale, così come lo apprese, esso non avrebbe “attecchito”: il Reiki tradizionale infatti è un insieme di meditazione e di pratiche spirituali, non un semplice strumento di guarigione come quello occidentale.
Sicuramente la Signora Takata ha fatto i propri sbagli, ma non dimentichiamoci che i Master dopo di lei, hanno continuato, deliberatamente, ad apportare modifiche al metodo. Sono passati ormai quasi trent’anni dal mio primo Master e mai ho avuto il desiderio di cambiare qualcosa: sono sempre partito dal presupposto che io non sono un “Buddha” o un “illuminato” che può cambiare una pratica così completa e già perfetta come Reiki.
I livelli
Nel Reiki occidentale esistono tre livelli di apprendimento.
– Primo Livello
– Secondo Livello (detto Okuden: Conoscenza Profonda)
– Master (Abilitazione all’insegnamento)
Quale stile praticare?
Durante la mia lunga ricerca, sono sempre stato convinto che non sia importante quale “stile” di Reiki si pratichi: l’importante è che venga fatto con amore e che discenda da Usui. Questo è uno dei motivi per il quale do molta importanza al lignaggio. Ad oggi il mio metodo d’insegnamento sta cambiano pian piano: dopo aver ricevuto tutte le scuole tradizionali conosciute, sto vertendo verso un metodo sempre più libero da personalizzazioni, alla ricerca di un Reiki sempre più tradizionale e pulito.