Usui Teate
Il tocco delle mani di Usui
L’Usui Teate fu introdotto in Italia tramite un seminario di due giornate tenutosi nella città di Firenze dai Master Reiki Chris Marsh e Andrew Bowling.
Il termine “Teate” significa “tocco” o anche “palmo”. Secondo i due insegnanti, l’Usui Teate è il metodo d’insegnamento originale che Usui Sensei trasmetteva ai propri allievi. Bowling e Marsh sostenevano di aver ricevuto tale insegnamento da Myoren Suzuki San, un’anziana monaca giapponese, allieva diretta di Usui. A quanto detto dai due insegnanti, Suzuki San nel 2002 aveva ben 106 anni. Marsh e Bowling dissero inoltre che vi erano ancora 12 allievi, in vita, formati da Usui Sensei e che avevano un’età compresa tra i 96 e i 116 anni.
Ovviamente, in molti, sollevarono dei dubbi sulla veridicità di quanto affermato dai due: nessuna testimonianza fotografica poteva sostenere la veridicità dell’esistenza di Myoren Suzuki San ne tantomeno dei fantomatici 12 allievi.
I due insegnanti tornarono in Italia per altre tre volte, ma dopo qualche anno interruppero ogni forma di insegnameto del metodo, probabilmente mossi dalle numerose critiche ricevute. Oggi si può constatare che il sito Reiki dei due insegnanti non è più attivo.

La struttura dell’Usui Teate
A differenza del Reiki occidentale, il punto focale dell’Usui Teate è che esso viene praticato con fini spirituali: la guarigione del corpo, che viene vista come secondaria e non importante, non è che una sorta di “sotto prodotto” di un perfetto equilibrio personale e spirituale (se lo spirito è in armonia con il Creato, il corpo si guarisce da sè). Questa idea rispecchia probabilmente l’atteggiamento mentale che il fondatore, Mikao Usui, aveva sulla pratica Reiki.
I livelli
Vediamo adesso, nello specifico, come sono strutturati i vari livelli di questa interessante scuola Reiki e quali pratiche sono contenute al loro interno.
Shoden (Primo Insegnamento):
– La storia di Mikao Usui
– Cos’è l’Usui Teate
– I Gokai o Gainen
– Gyosei (le poesia Waka dell’imperatore Meiji)
– Le basi della pratica meditativa
– La meditazione “Gassho”
– I tre Tanden
– Kenyoku Ho e Joshi Kokyu Ho
– La cerimonia del Reiju
– Le 5 posizioni “Usui Teate”
– Ten-no Kata (l’autotrattamento)
– Taikyoku Kata (trattamento ad un’altra persona)
Okuden (Conoscenza profonda o insegnamento profondo):
– Nentatsu Ho
– Enkaku Chiryo Ho
– I tre Kotodama
– Byosen Reikan Ho
– Hatsu Rei Ho – Shuyo Ho
– Gyoshi Ho e Kokyu Ho
– Nadete Chiryo Ho, Oshite Chiryo Ho e Uchite Chiryo Ho
– Meditazione “Makoto no Kokyu Ho”
– Trattamento con i cristalli
Shinpiden (Insegnamento del Mistero):
– Il Quarto Kotodama
– Rei Meiso
– Il Kikò che precede il Reiju
– La pratica del Reiju
– Il Reiju e Kotodama
L’Usui Teate: una pratica senza Shirushi (Simboli)
A differenza di altre scuole, un aspetto molto interessante dell’Usui Teate è dato dal fatto che, a livello pratico, non esistono Simboli Reiki (Shirushi) e i tre Shirushi del Secondo Livello vengono sostituiti dai tre Kotodama (suoni sacri) corrispondenti. Nel Terzo livello (Shinpiden) si apprende il Quarto Kotodama che è corrispondente al Quarto Shirushi o “Simbolo del Master”. Riguardo alle attivazioni, vi è da dire che nel Teate I Reiju sono strutturati in maniera decisamente diversa da quella che è la conoscenza occidentale del Reiki: Reiju può essere dato dall’insegnante a chiunque lo voglia, anche come sola “benedizione spirituale” non legata ai livelli Reiki. Uno o più Reiju possono essere dati come semplice “pulizia interiore”, o come “guarigione emozionale” durante un momento difficile.